C’è chi già sta pensando al carnevale, io invece sono tra quelli che devono ancora finire di smaltire i rimasugli delle feste appena passate.
Tra questi i datteri: dato il mio lato caritatevole - coff, coff - non posso fare a meno di accogliere le povere ballerine abbandonate da amici e familiari assieme ai loro rinsecchiti compagni.
Probabilmente se si trattasse di medjool non sarebbero così negletti, fatto sta che mi sono ritrovata con una discreta quantità di datteri duri, un po’ passati e di qualità così così da dover riciclare.
Farli finire in queste barrette è stato un attimo: una volta ridotti in purea si sono rivelati perfetti per tenere assieme il composto e apportare la giusta quantità di dolcezza.
Certo, non aspettatevi delle barrette particolarmente zuccherose: tra l’amarotico delle fave di cacao e l’acidità dei frutti rossi non è certo il dattero a spiccare. Quel che è certo è che anche se non siete amanti dei dolci difficilmente vi nauseeranno.
Durano un paio di settimane e potete infilarle in borsa dimenticandole per qualche giorno, in attesa del primo attacco di fame improvviso.
Con queste dosi potete preparare 10 barrette morbide, decisamente cicciotte e nutrienti, una sarà più che sufficiente per calmare i morsi della fame.
Credo che con gli stessi ingredienti si possa realizzare una versione crudista utilizzando una quantità appena ridotta di liquidi, mettendo i datteri - magari di varietà Medjoul - in ammollo nella spremuta d'arancia appena tiepida e infine essiccandole, ma avendo finito le scorte di datteri non ho ancora avuto modo di provare: se qualcuno di voi si presta, mi faccia sapere :)
Dall'archivio, vi ricordo un'altra ricetta per preparare in casa le vostre barrette: questa volta con cocco e frutta secca tropicale.
Barrette morbide con frutti rossi e fave di cacao
Personalizzale usando le tue spezie preferite, sostituendo le fave di cacao con granella di frutta secca e i frutti rossi con altra frutta essiccata.
*I fiocchi d’avena piccoli sono semplicemente fiocchi d’avena spezzati. Se non li trovi puoi tritare grossolanamente dei fiocchi d’avena normali, utilizzando un cutter.
**Talvolta capita di dover comprare frutta o verdura al supermercato: conserva i guanti usa e getta per occasioni come questa. Ricordati di lavarli bene prima dell’uso.
Ingredienti per 10 barrette:
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200 g
datteri snocciolati
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200 g
spremuta d'arancia
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1/2 bacca circa
fava tonka, grattugiata
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1/2 bacca circa
pepe lungo di Java, grattugiata
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1 pizzico
sale
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150 g
frutti rossi essiccati (fragole, amarene e mirtilli)
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150 g
fiocchi d'avena piccoli *
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50 g
granella di fave di cacao
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50 g
semi di sesamo
Procedimento:
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Rivesti con carta forno uno stampo quadrato di 20x20 cm e porta il forno a 180°.
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Metti i datteri in una piccola pentola assieme alla spremuta d’arancia. Aggiungi la fava tonka, il pepe lungo di Java, un pizzico di sale e porta a bollore.
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Cuoci per 5 minuti, mescolando spesso e assicurandoti che tutti i datteri vengano ammorbiditi. Spegni il fuoco e frulla il composto fino ad ottenere un purée denso e appiccicoso.
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Trita grossolanamente i frutti rossi e mettili in una ciotola con i fiocchi d’avena, le fave di cacao e il sesamo.
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Aggiungi la crema di datteri e mescola dapprima con un cucchiaio e infine con le mani, strizzando bene fino ad ottenere un composto omogeneo e umido; il risultato sarà molto appiccicoso, se vuoi evitare di sporcarti usa un guanto usa e getta **.
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Assaggia il composto e regola le spezie, se necessario.
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Stendi il composto nella teglia in uno strato compatto, schiacciando e livellando con il dorso di un cucchiaio o aiutandoti con un tarocco.
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Cuoci in forno per 30 minuti o finché la superficie diventa dorata e i bordi iniziano a scurire appena.
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Lascia raffreddare nello stampo, infine ricava 10 barrette utilizzando un coltello affilato.
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Le barrette si conservano per circa due settimane in una scatola di latta, avvolte singolarmente con carta forno.
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Ahahah, le ballerine!! Come me le ricordo! Era l'unica cosa che mi piaceva di quei pacchetti di datteri natalizi, quand'ero bambina. Odiavo i datteri, ma amavo le ballerine, che puntualmente rubavo da ogni confezione. Ora è l'inverso :) Sono diventata decisamente dattero-dipendente, ma di quelli buoni però, anche io questi avrei cercato di riciclarli piuttosto che mangiarli da soli. Ottime barrette, grazie della ricetta!
RispondiEliminaA me invece piacevano, certo che una volta scoperti "quelli buoni" non si può più tornare indietro... ho provato a mangiarne uno ma sono davvero tremendi, ohibò.
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