Certo che la vita è strana: sono andata a vivere da sola -sola sola, intendo, non fuori casa per l'università- a 17 anni, a 21 ho comprato casa con il mio compagno di allora e mo', a 32 suonati, mi sto apprestando a ospitare emeriti sconosciuti sul
Immagino che molti di voi conoscano il couchsurfing: io ne avevo sentito parlare da un paio di persone ma non mi ero mai soffermata sulla possibilità di praticarlo, ma credo che ora sia arrivato il momento. Mi manca ancora un divano, certo, ma non soffermiamoci sui dettagli :D
Ho davvero voglia di conoscere persone nuove, culture diverse, fare esperienze altrimenti impossibili, sia da ospite che da viaggiatrice. Trovate il mio profilo qui, anche se è ancora incompleto... magari state pensando di venire a visitare la città di Giulietta ;).
Per ora è ancora tutto in fase progettuale, non mi è ancora capitato di ospitare nessuno né di essere ospitata, ma a nemmeno una settimana dall'iscrizione sono stata letteralmente trascinata ad un evento organizzato proprio qui a Verona dai couchsurfer locali, e assoldata nel gruppetto che si occupava delle cibarie. Persone accomunate da un'indole un pochino gipsy, che amano conoscere persone nuove, e poi cibo, musica, danze a piedi scalzi e birra a fiumi... ok, per quest'ultima passo non essendo certo tra le mie bevande preferite, ma per il resto è stata una bellissima serata e un'ottima occasione per fare nuove conoscenze. Tra queste, anche qualcuno che mi ha bonariamente sgridato perché spesso passa su KBK ma non trova aggiornamenti... L., che ne dici di un dolcetto?
Non si tratta di una realizzazione recente ma di uno dei dolci che avevo pensato per i corsi di cucina, messo da parte quando si è trattato di definire il programma definitivo. Non so da voi, ma qui il temporale di ieri ha rinfrescato l'aria a sufficienza per pensare di accendere il forno.
Si tratta di un dolce semplicissimo e che sicuramente molti di voi conoscono già: un guscio di frolla, in questo caso profumata con nocciole, che racchiude un cuore morbido e lussurioso. Chiamatela nutella fatta in casa, chiamatela crema di nocciole, sapete tutti a cosa mi sto riferendo!
- Potete usare una crema di nocciole comprata, ce ne sono di vegan molto buone, ma se la volete fare in casa trovate la mia ricetta qui: crema di nocciole vegan.
- Io da molti anni preferisco la ricetta di Adriano, ma non tutti hanno a disposizione il glucosio. Sostituisco il latte con latte di soia non dolcificato, lo zucchero con zucchero a velo e l'olio di arachidi con quello di riso. Trovate la ricetta sul forum di Gennarino.
- Se vi avanzano un po' di nocciole e siete persone votate al salato, come me, vi suggerisco questi biscottini salati: io li devo ancora provare, ma mi sono stati suggeriti da un'amica e credo mi piaceranno tantissimo!
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Sarà, ma per una goduria così, vale la pena sudare un pò e accendere il forno. in qualunque momento!
RispondiEliminache bontà! ma alle persone che ospiti prepari anche queste bontà? ;)
RispondiEliminaAnche se sono abbastanza vicina ci farei un pensierino, hehe
Ecco che adesso mi tocca vincere la timidezza e commentare!! Avevo fatto una volta la crema di nocciole senza niente, solo per vedere se il mio robot da cucina era capace di frullare il tutto fino a diventare crema. Adesso che ho visto che ce la fa sicuramente rifaccio la crema per provare la tua sbriciolata! Cercherò anche di farmi più viva da queste parte, e prometto non sgridarti più!!
RispondiEliminaLilian