Ebbene si, non abbiamo ancora smaltito i bagordi natalizi ed è già carnevale!
Questo però non mi ferma: friggo poco, pochissimo direi, diciamo che friggo... quando sto per finire il sapone da bucato, visto che lo produco riutilizzando una parte di olio usato. Bella scusa, eh? Ammettetelo, ora siete tentati di iniziare a farvelo anche voi solo per avere una sacrosantissima scusa per prepararvi qualche sfizio ;)
Del resto ci sono cose per cui la frittura è imprescindibile. Tra queste, le chiacchiere e le varie frittelle di carnevale (su KBK trovate le frittelle di riso, alle frìtole sto lavorando ma mi sa che andiamo almeno all'anno prossimo visto che con il fritto ho già dato a sufficienza). Magari siete tentati di acquistare quelle "al forno", vero? Ebbene, vi svelo un segreto di pulcinella: vi stanno fregando, è tutto marketing ;-)
Le chiacchiere al forno che trovate nei negozi sono si passate al forno... ma dopo essere state fritte. Un po' come le patatine surgelate, insomma. Certo, potreste anche prepararvele in casa e cuocerle direttamente al forno, ma non otterreste delle belle chiacchiere bollose e saporite, piuttosto delle cialdine biscottose. Magari buone, per carità, ma non sono proprio la stessa cosa. A questo punto concediamocelo un frittino ogni tanto, no? ;)
A proposito di bolle: non è proprio facilissimo ottenerle, ma nemmeno difficile. In questa ricetta aiutano sia la presenza di alcool, vino e aceto, sia il riposo che aiuta ad avviare una sorta di piccola fermentazione, sia la temperatura dell'olio. Diciamo che bisogna calare i pezzi di pasta nell'olio quando questo è più verso i 190º che verso i 180º, sicuramente non a 200º, almeno se volete ottenere delle belle bolle grosse e non qualche misero brufoletto qui e la (vedi foto sul mio profilo fb) o se non volete carbonizzarle all'istante. Inoltre bisogna evitare che l'impasto si secchi, coprendolo mentre friggete le prime chiacchiere e terminando di stenderlo man mano che arriva il suo turno. Anche lo spessore è una cosa a cui prestare attenzione, e qui vi posso aiutare solo in parte: vi direi che per me la tacca nº 4 della macchina per stendere la pasta è quella perfetta (massimo la 5, più sottili si sgretolano completamente), ma dovete tenere presente che io ho una Atlas-Marcato di non so quanti anni fa; se avete un'Imperia gli spessori temo siano leggermente differenti, quindi fate una prova.
Se fate tutto per bene avrete delle chiacchiere bollose e quasi completamente vuote, una specie di piccoli cuscinetti dorati.
Sono tutti trucchetti imparati nel forum di Gennarino, da così tante persone che risulta praticamente impossibile citarle tutte ma vi lascio comunque qualche link: quelle di Rossella, quelle di Magnolia, quelle della Miss, ma anche altre amiche mi hanno dato consigli che però purtroppo non vi posso linkare.
Trovo che non sia nemmeno così semplice friggerle, ad essere sinceri: in questo ha ragione la mia amica Dony, per fare le cose fatte bene bisognerebbe essere in due: uno che termina di tirare la sfoglia (è importante non farla seccare mentre aspetta) e l'altro che frigge visto che i tempi di cottura sono veramente rapidissimi.
Ma che volete, ci si arrangia. Perciò organizzatevi bene se non volete combinare troppi disastri: liberate tutti i ripiani disponibili, createvi uno spazio vicino ai fuochi con un grande vassoio ricoperto di carta forno, un angolo per appoggiare una ciotola in cui possa stare uno scolapasta metallico (piccolo trucchetto che vale per tutti i fritti: appena estraete le chiacchiere dall'olio non posatele subito sulla carta forno ma mettetele prima in uno scolapasta -o un grosso colino- metallico posto sopra a una ciotola: in questo modo gran parte dell'olio scivolerà via), altro spazio per terminare la stesura delle sfoglie. Una volta iniziato a friggere non avrete più tempo, sarà una corsa frenetica allo stendi-friggi-oddiosistannobruciando-passamilepinze-'ndostaloscottex-alza'lfuocochelatemperaturas'èabbassataaaaa.
Io vi ho avvisato ;)
|
Brava, è una ricetta ottima per gli intolleranti all'uovo!
RispondiEliminaPer la miseria, chi si aspettava che dietro ai fiocchetti (da me si chiamano così) ci fosse tutta questa precisione... a me non sono mai piaciuti molto, ho sempre preferito le grassissime castagnole con la crema. I tuoi però fanno voglia da quanto sono belli gonfi di bolle! :-)
RispondiEliminaTi dirò che anche ad Ale i galani non piacevano proprio, ma questi li ha divorati... sono proprio soddisfatta :D
EliminaNon dubitare, se me li trovavo davanti li divoravo anch'io ;-)
EliminaNon credo che le farò per via del fritto, ma le azzannerei volentieri!!!
RispondiEliminaEhi! Come niente fritto? Spero sia per l'odore (però se friggi bene non se ne fa tanto eh, basta tenere le finestre aperte, le porte delle altre stanze chiuse, e bruciare un incensino dopo ;) ) e non per la ciccionaggine, tu NON PUOI rifiutarti per questo :P
EliminaSei stata preziosissima quanti consigli, trucchi e suggerimenti! :)
RispondiEliminaIo ho già fritto giorni fa le verdure, cosa che non faccio mai mai mai ma per la quale ho fatto una grande eccezione, così visto che ho dato per quest'anno basta così! :)
Però le tue chiacchiere sono stupende, bollose e croccantose. ^_^
Sapevo già che le chiacchiere vendute nelle pasticcerie, cotte al forno, sono precedentemente fritte (delle patatine in busta non ne parliamo), però è una vera fregatura nei confronti del cliente... E che cavolo! -_-
Comunque spaziali le tue e seppur hai fritto... To guarda che risultato *_*
Hai ragione... ma del resto se il pubblico chiede cose non fritte e gliele dai effettivamente non fritte poi si lamentano che non sono buone. Come si dice qui non si possono volere ovo, galina e cul caldo, ma questo il cliente medio non l'ha ancora capito.
EliminaNon intendo dire che fanno bene -anche se, a rigor di logica, loro dicono che sono "al forno", mica non fritte, quindi i conti tornano- ma temo che a volte alcuni non abbiano altra scelta che dare al cliente quello che crede di volere. Purtroppo :(
Io non posso friggere in casa mia, non se ne andrebbe più la puzza...ma quanto vorrei assaggiare una delle tue chiacchiere!
RispondiEliminaSono perfette!
bacione
Sicura sicura? Se friggi bene, tenendo sotto controllo la temperatura, l'olio non puzza :)
EliminaCerto, bisogna tenere le finestre socchiuse e le porte delle altre stanze chiuse, ma poi basta un incensino di quelli buoni per far sparire tutto :)
Una ricetta originale, ma non è che dopo mi ubriaco con el vino e la grappa (scherzo),anzi mi sa che quei due ingredienti li danno un gusto speciale alla ricetta.
RispondiEliminaEheh, se non li bevi mentre fai le chiacchiere direi di no :D
EliminaSono bellissime...oso dire furbissime :)
RispondiEliminaLe proverò di certo.
:*
EliminaGrazie Caterina, troppo gentile :)
RispondiEliminaProprio ieri ho preparato le frittelle di riso seguendo la tua ricetta, e sono venute perfette! Ora mi pubblichi i "cenci"... non si fa!! Dovrò usare la scusa del "la casa puzza ancora di fritto, o friggo ora o mai più!" :PP
RispondiEliminaSecondo me è una scusa perfetta. È semplice logica, praticamente inoppugnabile :D
EliminaAlice, ci penso e ci ripenso ... devo trovare il coraggio e le devo rifare anche io! Chissà se riesco a superare le chiacchiare di Magnolia? ;-D Le tue, ad ogni buon conto, sono decisamente splendide e con la spiegazione formidabile che hai descritto, è impossibile sbagliare! Complimenti, davvero.
RispondiEliminaa questo punto hai il dovere morale di provare... io quelle di magnolia non le ho mai potute fare, le ho scoperte troppo tardi :)
Eliminacomplimenti Alice, queste sono UGUALI a quelle che faceva mia nonna (ad eccezione del fatto che queste sono squisitamente vegan!). bravissima!!
RispondiEliminase le provi fammi sapere se anche il sapore somiglia... alla fine è quello l'importante :D
Eliminaè bellissimo il tuo blog, e queste chiacchiere sono da invidia, le proverò di sicuro...
RispondiEliminagrazi emille e buona giornata
Anna
Grazie Anna, benvenuta :)
EliminaHo ritrovato una ricetta papabile anche per la figlia allergica a latte e uova e derivati! Grazie! Mi ricorda una ricetta pugliese.. forse si chiamano cartellate o qualcosa di simile. Ho un'altra ricetta ma non la trovo più ma vorrei provare a farle al forno perché non mi piace l'odore di fritto in tutta la casa... se ci provo mi rifaccio viva;) grazie e complimenti!
RispondiEliminaCiao Monica!
EliminaSi, conosco le cartellate, si tratta sempre di dolci fritti... con un po' di fantasia somigliano ai galani -che sicuramente conoscerai anche tu anche se forse con un nome diverso, in giro per l'Italia vengono chiamate anche chiacchiere, frappe, lattughe, fiocchetti e in chissà quanti altri modi-.
Sinceramente ti sconsiglierei di farle al forno: vero è che si trovano, venduti già pronte, delle chiacchiere al forno, ma quel che non ti dicono è che prima le friggono e solo poi le passano al forno... se le cuocessi direttamente in forno ti verrebbero fuori dei crackers ;)
Piuttosto, cerca di migliorare le tue capacità nella frittura: un pochino di odore rimane sempre, ma se badi bene alla temperatura non ne resta molto :)
ciao Alice, se mi verrà voglia di friggere (cosa per nulla scontata) queste le provo di sicuro! hanno un aspetto delizioso! :) Un bacio a presto
RispondiEliminaUh, come ti capisco! A me tra un po' toccherà perché sto per finire il detersivo per la lavatrice, direi che è un'ottima scusa :D
Elimina