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Uh, chi si rivede!

Salutiamoci di Settembre - Le alghe




Anzi: Uh, chi si rilegge!
Ridi e scherza sono passati quasi tre mesi dall'ultimo post, mica ciufoli.
Eppure mi pare ieri, mentre a ben guardare non solo non ho più pubblicato nulla ma temo che persino la mia Vecchia Betsy (rigorosamente tuttomaiuscolo) ormai non mi riconosca più: se ne sta a dormicchiare nel suo cassetto da talmente tanto tempo, aspettando che qualcuno si degni di usarla... tutte le mattine mi lancia un'occhiata (ebbene si, vive con i miei calzini), lei mi guarda, io la guardo, ed inesorabilmente il cassetto si richiude. Probabilmente sarà anche un pochino offesa da tutta questa noncuranza, chissà se quando verrà il momento di rimetterla in moto si rifiuterà di collaborare.

Questo periodo di stop mi è stato molto utile: meno rete, meno doveri anche se tutti piacevolissimi, meno impegni programmati: meno ossessione per il cibo, perché alla fine di questo si parla.
Dal momento in cui apro gli occhi al mattino fino a sera, quando mi addormento con uno degli ultimi acquisti libreschi tra le mani, non riesco a pensare ad altro che a cosa preparerò, leggo informazioni su quell'ingrediente che ancora non conoscevo, studio la cucina degli altri, penso a come rielaborare quella ricetta che ha fatto muovere qualcosina nella mia testa ma che contempla alimenti che non uso. Sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da provare, studiare, testare, circondata da centinaia di libri pieni di splendide ricette e foto, riviste come piovessero, props di ogni tipo, elettrodomestici e caccavellume vario che bramo e desidero in ogni modo.
In altre parole la mia è una piccola ma grande ossessione e per quanto il tutto sia alimentato da una passione irrefrenabile si tratta di un circolo vizioso senza uscita, che amo immensamente ma che ha iniziato a starmi stretto.  Ho sentito il bisogno di staccare, di separarmi da questo mondo per potermene, infine, rinnamorare.

Questa separazione si è tradotta in più tempo, nella possibilità di accettare inviti anche all'ultimo minuto perché no, non ho nessun piatto da fotografare che non può assolutamente aspettare domani, tempo di imparare a fare il sapone (e son piccole soddisfazioni, ancor più quando si ricicla l'olio di frittura: non solo consapevolezza e risparmio ma anche ecologia al cubo, visto che volente o nolente gli olii da smaltire sono un vero problema), per studiare altro, per fare progetti nell'attesa che mi tornasse non solo la voglia ma anche il desiderio di continuare ad affacciarmi in questi lidi.

Ve lo dico subito: ancora non ha funzionato :-)
Pian piano sto ricominciando a cucinare -benedetti siano l'estate, il pane, i pomodori, l'olio, l'origano e pure il tofu - anche se mi limito a provare ricette di altri o rifare cose già viste, a leggiucchiare, di tanto in tanto a condividere su facebook qualche ricetta carina vista in giro e poco più.
La Vecchia Betsy è ancora di là nel cassetto dei calzini che mi aspetta speranzosa, il macbook dormicchia e viene risvegliato solo quand'è ora di fare qualche bonifico, le caccavelle fremono... ma dovranno aspettare ancora un pochino, che siano ore o giorni non si sa. Ora siamo un po' arrugginiti, ma sono certa che quando ci rincontreremo faremo di nuovo faville :-)

Nel frattempo vi lascio due ricette che avevo già pubblicato e che ho deciso di rispolverare per il contest Salutiamoci - Mangiare bene per stare bene che questo mese è ospitato da Ciboulette. Le regole ormai le conoscete, c'è una tabella degli ingredienti consigliati, permessi e vietati, un tema diverso ogni mese -a settembre tocca a sardine, alici e alghe- e un bel pizzico di fantasia. Il regolamento completo lo trovate qui, lo lascio nel caso ci fosse qualche smemorato in giro :-)



La prima, e più recente, è quella delle zeppoline d'alghe: eliminate tranquillamente lo zucchero che no, in realtà non serve (ma se vi sentite più sicuri potete sempre provare con pochissimo succo di mela concentrato), e magari provate a fare metà farina tipo 2 e metà 0. Secondo me diventano pure più buone e saporite, io non ho ancora provato perché nonostante frigga pochissimo ho ancora un mezzo litro d'olio esausto da saponificare e non voglio averne altro in giro finché non l'avrò fatto (ok, ok, e per la dieta. Dopo tre mesi a pane e pomodori sono lievitata come un panettone).

La seconda ha qualche annetto in più, si tratta dei bilini con caviale di hijiki e salsa acida allo yogurt e aneto. E' da allora che non li preparo ma li ricordo stratosferici... anzi, sapete che vi dico? Forse ho tutto in casa, mi sa che questa sera si cucina ;-)


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11 commenti:

  1. Bentornata, è sempre un piacere leggerti.

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  2. Anch'io mi sono concessa una pausa mooolto lunga dalla gastronomia....e ho appena ripreso a pasticciare....certo, il tempo, solito tiranno, spesso ti ricorda che devi frenare....Ma a volte si ha voglia di ascoltarlo, altre per niente.....
    Complimenti per queste due ricettine, molto, molto sfiziose!!

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  3. Arieccoti :-)
    Ti leggo sempre con tanto piacere, e guardo le foto con ammirazione....

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  4. Adoro la salsa acida, quindi la ricetta viene immediatamente copiata e utilizzata!
    E finalmente sei tornata, chissenefrega se con cose vecchie... ma finalmente! oh! evviva :)

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  5. Due ricette sfiziose, due foto magiche.
    Bentornata
    Luisa

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  6. Ciaooooooo! Ma finalmente sei tornata... Francamente ero preoccupata, ti aspettavo da tempo!
    Un bel ritorno, direi.. Da Alice la Tentatrice, in perfetto stile!
    Non sparire troppo a lungo, eh...

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  7. Ciao Alice!! Qualche anno fa ho frequentato il tuo blog e ho copiato qualche tua ricetta... Ora anche io ho un blog di cucina, prevalentemente indirizzato a persone con intolleranze alimentari, e domani pubblicherò la tua ricetta delle Patate novelle fritte al wasabi... ovviamente ho scritto chiaramente che l'autrice della ricetta sei tu e ho rimandato al tuo bellissimo blog!!! Complimenti per le tue ricette e per le fotografie!
    Ah, l'indirizzo del blog è: www.cucinatollerante.altervista.org

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  8. Bentornata!!! Strepitose queste ricette!!! ^_^

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  9. Rileggerti è sempre un piacere.... e ti capisco. Credo proprio che hai fatto bene a staccare e prenderti del tempo per te, per fare altro.
    Per quanto riguarda la fotografia, quando si è dotati è impossibile non riuscire a ripartire...e tu lo sei notevolmente :-)

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