Ancora fritti!
Ma insomma, se si sta tentando di migliorare le proprie capacità frittose ed arriva una sporta di mazze di tamburo (Macrolepiota Procera) dritte dritte dal bosco, che altro ci si può fare??? Alla dieta penseremo domani ;)
Con la stessa ricetta ovviamente si possono cucinare altri funghi, e considerato che non sempre c’è un gentile fungaiolo a disposizione ci si può tranquillamente orientare verso le brise (Pleurotus Ostreatus) che si trovano comunemente in commercio, badando di eliminare le parti più fibrose.
A proposito di olio... sul sito della Fontana del cavallo sono aperte le prenotazioni per la campagna 2009... se cercate del buon olio non rimarrete delusi, ma avete tempo solo fino al 15 novembre o 15 dicembre per prenotarlo! Ora lo so già che vi chiederete… prenotare l’olio??? Ebbene si, tutte le info le trovate qui.
(no, non ci ricavo nulla... ma quest’olio è troppo buono!!! Io ve l’ho detto, eh!)
Mazze di tamburo fritte alla birra, salvia e scalogno Ingredienti: - Mazze di tamburo aperte (Macrolepiota Procera) o brise (Pleurotus Ostreatus)
- 100 gr di farina 00
- birra bionda fredda
- 10 foglie di salvia
- 1 scalogno, piccolo
- pepe nero
- olio evo per friggere (dal sapore delicato, ligure o del Garda)
Procedimento: Eliminare i gambi delle mazze di tamburo o le parti troppo fibrose delle brise e spazzolare delicatamente i cappelli per eliminare ogni traccia di terriccio, quindi tagliarli in 4/5 pezzi. Versare in una ciotola la farina, aggiungere birra (fredda, mi raccomando) a sufficienza per ottenere una pastella non troppo liquida –indicativamente 150/170 gr- evitando di formare grumi. Aggiungere alla pastella una macinata di pepe, la salvia e lo scalogno tritato. Immergere i funghi nella pastella badando di ricoprili per bene sopratutto sul lato delle lamelle (per proteggerle dall’olio ed evitare che ne assorbano in grandi quantità) quindi scuoterle per eliminare la pastella in eccesso e friggerle in olio a 170°, finché non saranno dorate. Scolarle e appoggiarle su un foglio di carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso, spolverare di sale e servire immediatamente. |
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Azabel, Azabel... che meraviglia.
RispondiEliminaDevono essere strepitose. Tra le cose che temo per colpa della mia ex colecisti sono i fritti. Ho paura ad affrontarli, ti confesso.
Ma se mi trovassi davanti al naso questi? Non so se potrei resistere.
BUONA DOMENICA!
Azabel! Eh le mazze di tamburo non so se le trovo, ma di sbrise è pieno il Veneto! ;)
RispondiEliminaAvrei postato un premio per te... Se ti va, usalo! :D
(ros)marina
Capito qui per caso,ero da Evelyne ed ho fatto un pò di...zapping...come con la tv! Interessanti le mazze :non le ho mai assaggiate e queta sarà la volta buona. Grazie per l'opportunità . San Bernardo
RispondiEliminaSei la reginetta dei fritti!!!
RispondiEliminami piace questa pastella x friggere!
RispondiElimina@Bernardo, grazie a te :)
RispondiElimina@Ali, eeeeehhh, addirittura! Sto imparando adesso, praticamente ;)
@Giò, è molto golosa :)
Buonissimi questi fritti! Mi piace la pastella così aromatica!
RispondiEliminacapitassero a me ste fortune... anche tra capo e collo, accetterei ste mazze di tamburo! ;-)
RispondiEliminaElisa, è veramente buonissima!
RispondiEliminaPerla, purtroppo non mi capitano molto spesso...
Bellissime queste mazze di tamburo! Anch'io le amo moltissimo fatte così, ma quest'anno non se n'è vista ancora nessuna...neanche di altri funghi a dire il vero :-(!
RispondiEliminaSono molto felice di aver ritrovato il tuo blog, se non mi ricordo male, avevo preso la crema tipo nutella, ma tanto tempo fa...mi ricordo che era troppo buona! :-D
bacioni
Ago :-D
Ago, sono felice che tu mi abbia ritrovato! :)
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