Qualche anno fà, quand'ero decisamente squattrinata ma avevo tempo di girare per mercatini dell'usato (ed ero pure dotata di un moroso collezionista di giocattoli anni 70-80 che perlustrava i suddetti quasi quotidianamente), mi è capitato di trovare veramente di tutto. Dalla gelatiera con compressore perfettamente nuova a 30 euro, al mio vestito preferito (ben 5 euro), al Pastamatic vintage ma mai usato (ahi ahi, ben 15 euro).
Ma sopratutto libri, molti dei quali erano ricettari. Alcuni orrendi o banali, altri interessanti e ben curati, qualche volume scompagnato di enciclopedie con qualche decennio sulle spalle... i libri nuovi costavano troppo ed io avevo iniziato a sviluppare quest'insana passione per il mondo delle pignatte: a 2/3 euro a titolo era difficile resistere!
Da uno di quei libri è tratta questa ricetta, che ho leggermente rimaneggiato. Il titolo è Il piacere e l'arte in cucina - Dolci. Non ho riferimenti, non c'è ISBN, sul web non ho trovato nulla. So solo che è una traduzione, il titolo originale era Fresh ways with cakes ed è stato stampato nel 1989... mah!
Credo proprio non sia più in commercio ma questo dolce, comunque, merita: carino, leggero, quasi dietetico... e pure semplice.
Treccia ai semi di papavero
Ingredienti:
Procedimento:Per l'impasto:Per il ripieno:
- 7 gr di lievito di birra
- 120 gr di latte di soia al naturale
- 250 gr di farina 00
- un pizzicone di sale
- 30 gr di olio di mais
- 30 gr di zucchero
- buccia grattugiata di 1/2 limone
Per rifinire:
- 90 gr di semi di papavero
- 90 gr di uva passa tritata
- 250 gr di latte
- 25 gr di maizena
- 30 gr di olio di mais
- 60 gr di nocciole tostate e tritate
- 30 gr di zucchero a velo
- 1 cucchiaio di succo di limone
Preparare l'impasto: sciogliere il lievito nel latte appena intiepidito, aggiungere un cucchiaio di farina e lasciar riposare un quarto d'ora circa.
Setacciare la restante farina, aggiungere zucchero, sale, olio, buccia di limone ed il latte con il lievito, impastare e lasciar lievitare fino al raddoppio.
Nel frattempo preparare il ripieno: mescolare i semi di papavero con l'uvetta tritata finemente, unire metà del latte e cuocere finché il liquido non risulta assorbito.
Mescolare la maizena con il latte rimasto, unirli al composto di semi di papavero e uvetta e cuocere finché il tutto non infittisce.
Togliere la pentola dal fuoco, unire olio, nocciole e lasciar raffreddare.
Quando l'impasto è pronto rovesciarlo sulla spianatoia e distenderlo in un rettangolo di circa 40x45 cm, ricoprirlo con uno strato uniforme di ripieno ed arrotolarlo. Tagliare il rotolo a metà per il lungo ed intrecciare le due metà mantenendo la parte tagliata verso l'alto.
Trasferire la treccia in uno stampo di 22 cm di diametro rivestito di carta da forno e lasciarlo riposare una mezz'oretta; nel frattempo portare il forno a 200°.
Cuocere per 35/40 minuti o finché è ben dorato; sciogliere lo zucchero a velo nel succo di limone e spennellare la treccia appena sfornata.
Appena intiepidito dà il meglio di sé :)
molto particolare e bellissima,complimenti ;)
RispondiEliminaBuonissima! Ha un aspetto davvero meraviglioso!
RispondiEliminabella treccia , cosi invitante!
RispondiEliminaha un aspdeliziosoetto
RispondiEliminapraticamente un'angelica vegana!che buona con uvetta e nocciole!
RispondiEliminaCiao, ti ho scoperto solo ora...mi piace molto la tua cucina...e che dire? Le foto sono deliziose...ti verrò a trovare molto spesso per spulciare dal tuo ricettario... :DD
RispondiEliminaSei già tra i miei blogroll preferitiii!!!! :)
@Mirtilla, Tania, Mary, Marsettina, grazie! :D
RispondiElimina@Giò, esatto, la formatura è la stessa!
@Spighetta, il piacere è reciproco! Ti ho appena aggiunto nel blogroll ;)
:D Allora alle prossime ricette!
RispondiEliminaCiao Azabel!
RispondiEliminaHo appena scoperto il tuo blog e ti devo dire che mi piace assai! Complimenti non solo per le ricette, ma anche per la grafica! Leggerlo è un piacere degli occhi!
Konstantina
Grazie, sono appena passata a trovarti ;)
RispondiEliminaMi piacciono davvero tanto tutti i lievitati di questo genere!! appena il lievito torna DileFriendly la faccio.
RispondiEliminaUn sorriso alle erbe,
D.
Eh eh... un sorrisone anche a te! ;)
RispondiEliminaChe bello questo dolce, voglio proprio provarlo. Adoro i semi di papavero. Un dubbio sulla formatura: dopo aver intrecciato le due parti, le chiudi a formare un cerchio giusto? Ciao!
RispondiEliminaEsatto :)
RispondiEliminaFinalmente sono venuta a vedere sto ripieno come se fa...
RispondiEliminaMi piaceee! Uvetta a parte, purtroppo :( Ma penso che, in questo dolce, potrei anche sopportarla :)
E passato troppo tempo. Oggi la rifaccio!!!
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